Blog, filmati e recensioni la moda scopre il web 2.0
La moda incontra il web 2.0: meno sfilate, più interattività. Piccole e grandi griffe si stanno sempre più attrezzando per intercettare il nuovo consumatore che su internet passa dai 30 minuti alle 5 ore al giorno
La moda incontra il web 2.0: meno sfilate, più interattività.
Piccole e grandi griffe si stanno sempre più attrezzando per intercettare il nuovo consumatore che su internet passa dai 30 minuti alle 5 ore al giorno.
E così, prima di comprare capi firmati e prodotti di lusso il cliente valuterà l’acquisto cliccando di blog in blog, guardando filmati e consultando recensioni di chi ha già acquistato.
Insomma, piccole e grandi griffe si stanno sempre più attrezzando per intercettare il nuovo consumatore che su internet passa dai 30 minuti alle 5 ore al giorno.
Basterebbe forse questo per spiegare il successo della 5° edizione annuale del Talk-Show “Moda e Tecnologia” che si è tenuta a Milano.
Saranno i tempi non proprio esaltanti in cui versa l’economia mondiale, sarà quindi per la contrazione dei consumi (e in primis dei generi di lusso), sta di fatto che, dai nuovi linguaggi emozionali come i social network al recente fenomeno dei cortometraggi, dal temporary shop al mercato mobile, dal boom dell’e-commerce al futuribile negozio virtuale, il mondo della moda sta cambiando pelle: meno sfilate (troppo costose e saldamente in mano a pochi intimi), più interattività con il cliente finale che, forse non comprerà un capo firmato direttamente online, ma sul web potrà consultare recensioni, guardare filmati, leggere blogs che parlano di cosa e come sta cambiando il mondo.
E poi chi l’ha detto che si debbano comprare solo vestiti?
La moda è anche oggettistica, arredamento di interni, prodotti tecnologici (portatili e cellulari in testa), sempre più attenti non solo alla funzionalità, ma anche al design.
Si capisce quindi anche l’interesse di grandi major dell’IT mondiale come Microsoft e Apple.
Ma non solo. La parola d’ordine, anche se non è certo una novità, è profilazione, cioè la capacità di conoscere i propri clienti al punto da garantire loro servizi sempre più personalizzati e sicuri. Parliamo dei vari social network, da Facebook a MySpace, che custodiscono – e a volte forniscono a terzi – preziose informazioni sui nuovi consumatori e sui trend del momento. Per finire con il brand, cioè il nome proprio dell’azienda, mai quanto nel mondo della moda elemento centrale, portatore di senso, di appartenenza, e volano per la pubblicità.
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